50 secondi di relax con un post da pausa caffè.
Una cara amica sostiene che il gossip abbia un'etica e che al pettegolezzo non ci si possa sottrarre, pena la noia e l'oblio.
In effetti quanto ci piace ascoltare le storie che gli storyteller del pettegolezzo ci raccontano?
E perché, che lo ammettiamo o no, tutti ascoltiamo compiaciuti una buona storia pruriginosa sui nostri vicini di casa?
Lo spiegano le caratteristiche del pettegolezzo:
🐰 nasce con lo scopo di convincere (chiunque lo racconti ha in testa un giudizio che vorrebbe fosse condiviso dagli altri)
🐰genera interesse (che, per rispolverare la sua etimologia, significa proprio "essere in mezzo"): trascina l'interlocutore in mezzo alla storia che racconta
🐰 crea identificazione
🐰 fa leva sulle emozioni primarie (che sono, per la cronaca, sei: rabbia, paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo)
🐰 fornisce informazioni preselezionate, funzionali allo scopo
🐰 è una storia breve
Insomma, tutti gli ingredienti che servono per scrivere storie-per-convincere,li usiamo già ogni volta che raccontiamo un pettegolezzo.
Un buon consiglio?
Teniamoci il metodo del gossip per produrre roba migliore 😉...
Comments