top of page
  • Immagine del redattoreLa Cate

Writing 14: Marquez e la mucca nel giardino


purple cow on a grass

[caratteri: 1442 | tempo di lettura: 1'22"]

Sì, è vero, di Marquez ho usato tutto, ma se di autobiografia si deve parlare, allora qui sceglierò un estratto di un suo racconto degli esordi: non il più riuscito, di sicuro ancora acerbo e serenamente trascurato dalla critica.

Ma profondamente mio.

Eccolo:

Il martedì iniziò con una mucca nel giardino. Sembrava un promontorio di argilla nella sua immobilità dura e ribelle, con le unghie piantate nel fango e la testa piegata. Durante il mattino i contadini cercarono di mandarla via con bastoni e sassi. Ma la mucca rimase imperturbabile nel giardino, dura, inviolabile, sempre con le unghie piantate nel fango e l'enorme testa umiliata dalla pioggia. I contadini la incalzarono finché la paziente tolleranza di mio padre non intervenne in sua difesa.

«Lasciatela tranquilla» disse. «Se ne andrà così com'è venuta.»

Il titolo del racconto è già una storia: “Monologo di Isabel mentre vede piovere su Macondo”. Gabo lo scrisse nel 1955 e finì nella raccolta Occhi di cane azzurro.

Nel racconto una pioggia incessante travolge cose, animali e persone in un drammatico immobilismo fatto di impotenza e disfacimento.

Quando nella vita mi capitano momenti illuminanti di sensazioni definitive, penso sempre alla mucca nel giardino di Macondo. Alla sua presenza ingombrante e paradossale, ai presagi che porta con sé e alla sua testa umiliata dalla pioggia.

📝 L'esercizio: scegli un evento "definitivo" della tua vita (ovviamente puoi pure inventarlo di sana pianta, la scrittura in fondo è sempre finzione...): o molto felice oppure incredibilmente triste.

Devi raccontarlo ambientandolo in un giorno della settimana, un luogo e una condizione climatica. Il racconto deve però esordire con una situazione paradossale, priva di senso, che sembri credibile e verosimile.

Massimo 1500 caratteri.

Lasciami senza parole, ti prego, ne ho bisogno.

bottom of page